Agnes: E’ una bella giornata.
Laborde: Meravigliosa… proprio adatta per iniziare una nuova vita… purchè lei sia disposta…
Agnes: Purtroppo ci si deve sparare, prima di iniziare una nuova vita.
Laborde: Parole amare in bocca a una giovane signora… ma può essere certa che non ci si può mai sparare abbastanza…
Agnes: E lei lo fa spesso?
Laborde: Si. è in un certo modo il mio suicidio quotidiano.. diciamo che sopravvivo per abitudine…
Agnes: (diffidente) Cosa sa dunque di me?
Laborde: Che lei ha tutte le ragioni per iniziare una nuova vita.
Agnes: Non ne sono più capace.
Laborde: Perchè si è incagliata in una nuova irrealtà.
Agnes: Devo sostituirla con un’altra?
Laborde: La nostra vita non consiste in nient’altro che questo… la realtà è solo nell’ininterrotto avvicendarsi delle irrealtà.
Agnes: Oppure si persiste in un’unica irrealtà e ci si convince che questa sia l’unica realtà… basta solo avere una fantasia abbastanza disciplinata…
Laborde: La fantasia della rassegnazione. (…) Lei è una truffatrice… lei vive al di sopra delle sue possibilità spirituali… vuole fingere con se stessa e con gli altri una realtà spirituale che non possiede… anzi, che non vuole nemmeno possedere… non mi meraviglierei se lei si uccidesse davvero, una volta o l’altra…
Agnes: Che devo fare? Le cose astratte non servono…
Laborde: Prima di tutto rendersi conto di essere una truffatrice…
Agnes: Bene, me ne rendo conto… ma anche questo è ancora astratto… (…) ma trovo che argomenti concreti siano indiscreti…
Laborde: E allora ragioniamo in astratto… supponiamo, sempre in astratto, che arrivi qualcuno e che abbia davvero il coraggio di truffare…
Agnes: Che genere di truffa?
Laborde: La più grande, che neutralizza se stessa perchè è quella del cuore e si chiama amore…
Agnes: Walther Ruthart mia ama.
Laborde: Non parlo di persone concrete, ma in astratto… non le ha mai detto qualcuno che la desidera perchè lei è così com’è…
Agnes: Questo non mi sembra tanto astratto…
(…)
Laborde: … e che lui ama invece solo la sua pelle e il profumo di questa pelle, che lui ha bisogno del suo respiro e vuole vivere nell’alito di questo respiro…
Agnes: (piano) Ma questa sarebbe davvero l’irrealtà…
Laborde: E’ la realtà del desiderio… è la realtà della nuova vita che ricomincia ogni giorno… nessuna tranquillità, nessuna promessa di amore eterno… (commosso, a bassa voce) ma il desiderio…
Agnes: (confusa) E questo lei lo chiama truffa…
Laborde: Si, perchè il desiderio anticipa l’infinito…
Hermann Broch – Inventato di sana pianta ovvero Gli affari del barone Laborde – Atto Primo